NEW YORK – Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha risposto alle recenti sollecitazioni del presidente americano Donald Trump sulla trasparenza dei dati relativi ai vaccini anti-Covid, affermando che le informazioni sono già ampiamente disponibili e che ulteriori studi saranno pubblicati entro fine settembre.
In una dichiarazione ufficiale, Bourla ha difeso l’operato della multinazionale ricordando come i dati siano stati “sottoposti alle autorità regolatorie di 130 paesi” e abbiano superato “attente revisioni” prima dell’approvazione. “Il successo dell’Operazione Warp Speed – ha aggiunto – ha prevenuto il collasso economico e salvato oltre 14 milioni di vite a livello globale”.
I punti chiave della risposta di Pfizer:
- Riferimento a 600 studi già pubblicati che convalidano sicurezza ed efficacia
- Impegno a pubblicare nuovi dati entro fine mese, incluso quelli sul ceppo più recente approvato dalla FDA
- Stima di 1.000 miliardi di dollari risparmiati grazie alla riduzione di ricoveri e malattie gravi
- Definizione del programma vaccinale americano come “meritevole di un Premio Nobel per la Pace“
Bourla ha inoltre evidenziato come paesi come Regno Unito, Danimarca e Israele abbiano “ulteriormente convalidato i risultati attraverso i loro programmi di vaccinazione nazionale”. La replica di Pfizer arriva in un contesto di crescente pressione politica sulle case farmaceutiche e di attese per i nuovi aggiornamenti vaccinali in vista della prossima stagione invernale.






