L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato condannato dalla Corte Suprema per una serie di reati gravissimi, tra cui tentativo di colpo di Stato, associazione a delinquere e danneggiamento del patrimonio pubblico. Rischia fino a 43 anni di prigione.
La condanna è stata confermata con il voto decisivo della giudice Carmen Lúcia, che si è unita ai giudici Alexandre de Moraes e Flávio Dino, formando così la maggioranza necessaria. L’unico voto contrario è stato espresso da Luiz Fux, il quale ha parlato di “prove inesistenti”.
Secondo l’accusa, Bolsonaro avrebbe orchestrato un piano “progressivo e sistematico” per minare le istituzioni democratiche dopo la sconfitta elettorale del 2022, cercando di abolire violentemente lo Stato di diritto.
Oltre all’ex presidente, sono coinvolti nell’inchiesta sette suoi ex ministri e alti ufficiali delle Forze Armate. Domani la Corte si riunirà per definire le pene definitive.
La sentenza segna un momento storico in Brasile, confermando il peso della giustizia di fronte a chi tenta di sovvertire l’ordine democratico.






