Pochi mesi prima di essere ucciso in Utah, l’influencer conservatore Charlie Kirk aveva esortato pubblicamente Donald Trump a imporre dazi e sanzioni al Brasile in risposta al “comportamento imprudente e immorale” della Corte Suprema brasiliana nel processo all’ex presidente Jair Bolsonaro.
La richiesta – riportata dalla rivista brasiliana Veja – era stata avanzata da Kirk durante il suo show nel marzo scorso, in cui accusava i magistrati brasiliani, in particolare il giudice Alexandre de Moraes, di aver violato la libertà di espressione “su X e altre piattaforme online”. Quattro mesi dopo, Trump ha annunciato dazi del 50% sulle importazioni dal Brasile e sanzioni personali contro de Moraes.
Kirk, figura di spicco del movimento Maga e fondatore dell’organizzazione di destra Turning Point USA, era un alleato chiave di Trump e spesso usava la sua piattaforma per influenzare le politiche dell’ex presidente. La sua morte, avvenuta per mano di un cecchino, ha scatenato un dibattito acceso sulla violenza politica negli Stati Uniti.
Il caso Bolsonaro continua a dividere l’opinione pubblica: mentre la destra americana lo descrive come una vittima della “giustizia politicizzata”, le autorità brasiliane sostengono che le accuse di tentato golpe e abuso di potere siano fondate su prove solide.






