Finalmente l’annuncio è arrivato: il Veneto terrà le sue elezioni regionali il 23 e 24 novembre, insieme a Puglia e Campania. La decisione, attesa da tempo, completa il calendario delle consultazioni regionali che si terranno nel 2025, segnando l’ultimo “slot utile” disponibile, come stabilito dal Consiglio di Stato nella primavera scorsa.
Il calendario delle elezioni regionali 2025: apertura e chiusura
Le elezioni regionali in Veneto si inseriscono in una tornata elettorale che si aprirà il 28 settembre con il voto in Valle d’Aosta, che avrà una sola giornata di apertura, dalle 7 alle 23, e in Marche, dove si voterà anche il 29 settembre fino alle 15. Successivamente, sarà la volta della Calabria il 5 e 6 ottobre, seguita dalla Toscana, che andrà al voto il 12 e 13 ottobre.
L’Antimafia inizia il monitoraggio delle liste: tre candidati ‘impresentabili’
Con l’avvicinarsi delle elezioni, la Commissione parlamentare antimafia ha iniziato a esaminare le liste dei candidati per identificare gli impresentabili, ossia coloro che, a causa di pendenze giudiziarie (come un rinvio a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione, corruzione o concussione), non dovrebbero essere candidati.
I primi nomi segnalati sono quelli di Paolo Bernardi, candidato in Valle d’Aosta con la lista Lega-Salvini Vallee D’Aoste, Jessica Marcozzi nelle Marche con la lista Ppe-Forza Italia, e Armando Bruni, anch’esso nelle Marche con Liste Civiche-Libertas-Unione di Centro. Tutti e tre sono coinvolti in procedimenti penali per bancarotta fraudolenta.
Sui casi, Marialice Boldi, segretario della Lega in Valle d’Aosta, ha chiarito che Bernardi ha spiegato la sua posizione, indicando che la vicenda riguarda un pagamento di 200 euro per assistenza familiare e che il caso è in fase di prescrizione. Tuttavia, le segnalazioni dell’Antimafia non sono vincolanti e non impediscono ai partiti di mantenere i candidati nelle loro liste. Non mancano infatti esempi di “impresentabili” che sono stati comunque eletti.
Il caso Lucano e l’incandidabilità secondo la Legge Severino
Un altro caso che sta facendo discutere riguarda Domenico Lucano, l’ex sindaco di Riace. Lucano, che correva per un posto nel consiglio regionale della Calabria con la lista Avs, è stato escluso dalla competizione a causa della sua condanna definitiva per falso nel processo “Xenia”. La sua condanna riguarda presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti. Il Consiglio di Stato ha recentemente rigettato il suo ricorso contro l’esclusione, una decisione confermata anche dal Tar.
Zaia: “Un confronto sereno e costruttivo per il futuro del Veneto”
Con la conferma della data del voto, anche la campagna elettorale per il Veneto si sta preparando ad entrare nel vivo. Il governatore uscente, Luca Zaia, ha espresso l’auspicio che la campagna elettorale sia caratterizzata da un confronto civile e costruttivo, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la regione. “Spero che la squadra che sarà chiamata a governare il Veneto possa portarlo ancora più in alto”, ha dichiarato Zaia.
Centrodestra senza candidato ufficiale, centrosinistra lancia Giovanni Manildo
Intanto, il centrodestra continua a essere in fase di definizione del candidato ufficiale, mentre il centrosinistra ha già annunciato la sua scelta: Giovanni Manildo. “Si apre davvero una nuova fase per il Veneto”, ha commentato Manildo, “è il momento di pensare al futuro della nostra regione e decidere quale direzione darle nei prossimi anni. Il Veneto ha bisogno di un cambiamento”.
La campagna elettorale sta quindi entrando nel vivo, con l’election day del 23 e 24 novembre che segnerà l’epilogo di una lunga tornata elettorale. Ora, l’attenzione si sposta sulla battaglia politica per la guida del Veneto, che si preannuncia essere una delle sfide più interessanti di questa stagione elettorale.







