Il vicepremier: “Chi commette reati non deve restare in Italia”
Un sistema simile a quello della patente di guida, ma applicato al permesso di soggiorno. È questa la proposta annunciata dal vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenuto durante la trasmissione Mattino 5.
“Come Lega e come governo – ha dichiarato Salvini – stiamo lavorando a un permesso di soggiorno a punti. Se un immigrato commette reati o infrazioni, perde punti e alla fine viene rispedito nel suo Paese d’origine”.
Il progetto mira a introdurre un meccanismo di valutazione del comportamento degli stranieri presenti regolarmente in Italia, legando la permanenza sul territorio nazionale al rispetto delle leggi.
Rimpatrio per chi delinque
Secondo il vicepremier, il principio alla base della proposta è semplice: “Chi sbaglia paga, ma nel proprio Paese. Non vogliamo che gli immigrati che commettono reati scontino la pena qui, mantenuti a spese degli italiani. Se violano la legge, devono essere rimpatriati”.
L’iniziativa si inserisce in un contesto politico in cui la Lega continua a spingere per misure più rigide in materia di immigrazione e sicurezza. Non sono stati ancora forniti dettagli tecnici sul funzionamento del sistema a punti, ma la proposta è destinata a far discutere, sia sul piano giuridico che politico.







