Il rogo ha intossicato sei persone, tra cui un 14enne. Tracce di liquido infiammabile e testimoni parlano di un uomo incappucciato in fuga
Un 25enne di origine guineiana è stato arrestato a Torino con l’accusa di tentato omicidio e incendio doloso, dopo aver presumibilmente appiccato un rogo all’interno di un appartamento in corso Agnelli, nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 settembre. L’obiettivo, secondo le indagini, sarebbe stata la fidanzata, presente in casa al momento dell’incendio.
Le fiamme hanno causato l’intossicazione di sei persone, tra cui un ragazzo di 14 anni, ma fortunatamente nessuna è in gravi condizioni.
Indagini in corso: trovate tracce di liquido infiammabile
Sul posto i vigili del fuoco hanno trovato tracce di liquido infiammabile e diversi testimoni hanno riferito di aver visto un uomo incappucciato in fuga, con in mano un cannello bruciatore. La palazzina, composta da tre piani e adibita a edilizia popolare, era stata inizialmente dichiarata inagibile, ma è stata in parte messa in sicurezza dai tecnici dell’Atc. L’appartamento incendiato, invece, resta inutilizzabile.
Appena scarcerato per maltrattamenti, è tornato per incendiare casa
Il 25enne era già stato arrestato tre giorni prima per maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, dopo una violenta lite proprio con la fidanzata. Giovedì mattina il GIP Benedetta Mastri lo aveva rimesso in libertà, imponendogli però l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Secondo quanto emerso, l’uomo sarebbe tornato più volte nell’abitazione: una prima volta per recuperare oggetti personali, poi per un’ulteriore lite con un coinquilino, e infine intorno all’una di notte, quando avrebbe dato fuoco alla casa.
L’indagine è coordinata dal PM Marco Sanini. L’uomo, assistito dall’avvocato Stefano Tizzani, è ora in carcere dopo la convalida dell’arresto.
Un precedente simile a giugno: un morto in via Nizza
L’episodio ricorda da vicino quanto accaduto lo scorso 29 giugno, sempre a Torino, in via Nizza, dove un incendio doloso appiccato per vendetta da una guardia giurata, Giovanni Zippo, aveva causato la morte del vicino Jacopo Peretti, 33 anni, e l’intossicazione di altre cinque persone. In quel caso, il rogo era stato provocato per colpire l’ex compagna, in vacanza all’Elba con un nuovo compagno.







