Oltre 50 imbarcazioni nel mirino. Attivisti saranno trasferiti su nave militare, possibile affondamento di alcune unità
TEL AVIV – La Marina israeliana si sta preparando a entrare in azione contro la Flotilla di oltre 50 imbarcazioni che ha superato il raggio di intercettazione dell’esercito ed è diretta verso la Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti militari citate dall’emittente pubblica Kan, secondo cui l’operazione coinvolgerà anche l’unità d’élite Shayetet 13, specializzata in operazioni navali complesse.
Secondo il piano operativo, le forze israeliane procederanno al controllo delle imbarcazioni in alto mare, con l’obiettivo di trasferire tutti gli attivisti a bordo su una grande nave militare. Le imbarcazioni della Flotilla saranno quindi rimorchiate verso il porto di Ashdod. Alcune di esse, hanno riferito le stesse fonti, potrebbero essere affondate in mare, se ritenute non sicure o strategicamente inutilizzabili.
Israele: “Nessuna nave entrerà nelle acque di Gaza”
Tel Aviv mantiene una linea di massima fermezza: non sarà consentito alcun accesso alle acque territoriali della Striscia di Gaza, sotto blocco navale israeliano da anni. La Flotilla – composta da attivisti e presunti aiuti umanitari – è considerata da Israele una violazione delle misure di sicurezza poste a contenimento di possibili traffici con Hamas, attualmente in conflitto armato con lo Stato ebraico.
Il caso richiama alla memoria operazioni simili, tra cui quella del 2010 contro la nave Mavi Marmara, sfociata in un tragico scontro tra militari israeliani e attivisti filo-palestinesi.
Le autorità israeliane non hanno rilasciato ulteriori commenti ufficiali, ma tutto fa pensare a un intervento imminente.






