Il presidente francese Emmanuel Macron ha ufficializzato la composizione del nuovo governo del premier Sebastien Lecornu, con la nomina di 18 ministri, che costituiscono l’ossatura dell’esecutivo. La notizia è stata resa nota dall’Eliseo.
Il primo consiglio dei ministri si terrà domani pomeriggio, alla presenza di Macron, mentre il primo ministro Lecornu terrà il suo discorso di politica generale martedì, per delineare gli obiettivi e le priorità del nuovo governo, come riportano i media francesi.
Le principali novità del governo Lecornu
Tra le principali novità, il macronista Roland Lescure è stato nominato ministro dell’Economia, mentre Bruno Le Maire, già ministro dell’Economia, torna a ricoprire il ruolo di ministro delle Forze Armate.
Bruno Retailleau, leader del partito di destra Les Républicains, ha deciso all’ultimo minuto di rimanere nel governo e continuerà a ricoprire il ruolo di ministro dell’Interno. Gérald Darmanin, esponente di destra vicino a Macron, è stato riconfermato ministro della Giustizia.
Conferme e ritorni
Nel nuovo esecutivo, diversi ex primi ministri sono stati riconfermati in ruoli chiave. Elisabeth Borne, ex premier, assume la guida del ministero dell’Istruzione, mentre Manuel Valls torna al ministero dei Territori d’Oltremare. Jean-Noël Barrot, del MoDem, è stato confermato ministro degli Affari Esteri. Catherine Vautrin, già ministra della Salute e del Lavoro, rimane alla guida di quest’ultimo dicastero. Rachida Dati, dei Républicains, è stata nominata ministra della Cultura, nonostante la sua candidatura a sindaco di Parigi e un processo per corruzione previsto per il 2026.
Infine, Amélie de Montchalin mantiene il suo incarico di ministra dei Conti Pubblici.
Il governo Lecornu si prepara quindi ad affrontare le sfide politiche ed economiche che attenderanno la Francia nei prossimi mesi, con un esecutivo che mescola continuità e nuove figure politiche.






