Polemiche dopo le proteste del leghista Sasso e l’occupazione degli studenti. La scuola: “Evento solo rinviato”.
Roma – Doveva essere una giornata di confronto e riflessione sulle prospettive di pace a Gaza, alla presenza di studiosi e attivisti. Ma l’incontro previsto al Liceo Righi di Roma è stato annullato “per motivi di sicurezza”. Lo ha comunicato il dirigente scolastico Giovanni Cogliandro, spiegando che la decisione è stata presa “per evitare rischi agli studenti, in un clima politicamente aggressivo”.
Il preside precisa tuttavia che l’obiettivo è rinviare e non cancellare del tutto l’iniziativa: “Ci sono tutte le intenzioni di riorganizzarla nel modo più sicuro e inclusivo possibile”.
Le contestazioni e l’occupazione degli studenti
La vicenda ha acceso la polemica politica dopo le critiche del deputato leghista Rossano Sasso e le perplessità espresse da esponenti della Comunità ebraica di Roma. Alcuni studenti, in risposta, hanno occupato l’istituto.
“Non contro il preside, né contro i docenti, ma contro il genocidio e la politica che lo supporta”, hanno spiegato i ragazzi in un comunicato.
Sasso, da parte sua, ha ribadito: “Gli studenti parlano di un presunto divieto politico, ma è falso. La decisione è stata del dirigente scolastico. In ogni caso, eventi a senso unico e propagandistici nelle scuole sono inopportuni”.
Il dibattito sulla neutralità e la sicurezza
Il convegno, organizzato da docenti del liceo, avrebbe dovuto ospitare interventi di studiosi come Giuseppe De Rita e Fabio Nicolucci. Dopo le polemiche, il preside si è detto “ingiustamente colpito” dall’accusa di aver schierato la scuola.
Sui social, diversi esponenti della comunità ebraica hanno chiesto che “venga garantito un equilibrio di voci”, magari coinvolgendo rappresentanti dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), per evitare una “visione unilaterale del conflitto”.
Le reazioni dei collettivi studenteschi
Dal fronte opposto, i collettivi studenteschi di OSA parlano di “atto antidemocratico”: “È l’ennesimo tentativo del governo di reprimere chi esprime solidarietà al popolo palestinese”.
Intanto, le tensioni nei licei romani non sembrano placarsi. Già a ottobre si erano verificati scontri al liceo Caravillani, dopo un’assemblea sulla Flotilla, con momenti di forte tensione tra studenti, docenti e membri della comunità ebraica del Tempio Beth Michael. Episodi che il presidente della comunità, Victor Fadlun, aveva poi condannato e per i quali aveva presentato le sue scuse.







