Nel testo finale sparisce il riferimento all’uso diretto dei beni congelati. Bruxelles chiamata a presentare nuove opzioni di finanziamento.
Bruxelles – Passo indietro nelle conclusioni del Consiglio europeo sull’utilizzo degli asset russi congelati per finanziare la ricostruzione ucraina.
La bozza iniziale, circolata prima del vertice, prevedeva che i leader dei 27 chiedessero alla Commissione europea di “presentare il prima possibile proposte concrete per un graduale e possibile utilizzo dei beni russi”.
Nel testo approvato dai 26 (tutti tranne l’Ungheria), la formulazione è stata ammorbidita: si parla ora di più generiche “opzioni di sostegno finanziario all’Ucraina”, rinviando la decisione a una fase successiva. Il Consiglio europeo, si legge nel documento finale, “tornerà sulla questione” nelle prossime riunioni.
Resta confermato invece l’impegno dell’Ue a mantenere congelati gli asset russi finché Mosca non avrà risarcito i danni causati dalla guerra in Ucraina.






