Al Quirinale la cerimonia per “I Giorni della Ricerca” di Fondazione Airc. Il Presidente: “La scienza è un valore universale, non ammette frontiere”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato l’attenzione sulle criticità del Servizio sanitario nazionale (Ssn), definendole un “ostacolo al diritto alla salute”, durante la cerimonia al Quirinale per l’apertura de “I Giorni della Ricerca” promossi dalla Fondazione Airc.
Nel giorno dedicato alla lotta contro il cancro — che vede la Fondazione in prima linea da oltre sessant’anni — il Capo dello Stato ha sottolineato come la tutela della salute rappresenti un “diritto universale” sancito dalla Costituzione, ma oggi messo alla prova da problemi strutturali e sociali.
“Le innovazioni che recano giovamento alla vita delle persone devono avere una positiva ricaduta sull’intero sistema sanitario, alle prese con l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei prezzi dei farmaci salvavita e la carenza di personale medico e infermieristico”, ha dichiarato Mattarella. “Queste difficoltà rappresentano ostacoli al pieno raggiungimento di uno dei traguardi più importanti della vita della Repubblica”.
Accanto al Presidente, alla cerimonia hanno partecipato i ministri della Salute, Orazio Schillaci, e dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini. Premiati ricercatori, sostenitori e anche il Liceo “Grazia Deledda” di Genova, per il progetto che ha portato la scienza tra i banchi di scuola.
Mattarella ha poi denunciato il “paradosso” di una società che, accanto ai progressi scientifici, vede diffondersi “sconclusionate teorie antiscientifiche”, definendole “chiusure regressive che si traducono in autolesionismo e sfiducia nella vita e nel futuro”.
Il Presidente ha invitato a non disperdere gli investimenti in ricerca sostenuti con il Pnrr, ricordando che “investire in ricerca è una responsabilità di medio e lungo periodo”. E ha ribadito il valore universale della scienza, “frutto e veicolo di collaborazione e di pace, che non ammette frontiere”, soprattutto “in un’epoca segnata da guerre e minacce di sopraffazione”.
Sul fronte dei risultati, Mattarella ha evidenziato i progressi nella lotta ai tumori: “Oggi milioni di persone vivono dopo una diagnosi di cancro, numeri che inducono alla commozione”.
Il presidente della Fondazione Airc, Andrea Sironi, ha ricordato che in sessant’anni l’organizzazione ha destinato oltre 2,5 miliardi di euro alla ricerca competitiva sul cancro, di cui 141 milioni solo nel 2025 per sostenere oltre cinquemila ricercatori, in gran parte attivi presso istituzioni pubbliche. Sironi ha anche auspicato che venga confermato l’aumento dell’ammontare garantito alle Onlus dal 5 per mille, previsto nella legge di bilancio.
Il ministro Schillaci ha definito la lotta al cancro “una priorità assoluta” per l’Italia, sottolineando che “ogni euro ben speso in ricerca può evitare sprechi e ospedalizzazioni inappropriate”. Ma ha anche evidenziato le disuguaglianze ancora presenti: “Persistono forti divari territoriali, non solo tra Nord e Sud, ma anche tra aree urbane e periferiche. Siamo determinati a colmare questi gap infrastrutturali”.
Bernini, dal canto suo, ha ricordato l’istituzione di un Fondo unico per la ricerca nella nuova manovra, definendolo “una grande svolta per il sistema scientifico nazionale”.







