Alla 42ª Assemblea nazionale dell’Anci, in corso alla Fiera di Bologna, i sindaci italiani hanno chiesto con forza più risorse al Governo e al Parlamento. Le richieste riguardano in particolare il welfare, la sicurezza e le politiche abitative, con la proposta di un piano nazionale pluriennale per affrontare l’emergenza casa. I primi cittadini hanno espresso inoltre preoccupazione per i bilanci comunali del prossimo anno e per il futuro delle risorse legate al Pnrr.
In un messaggio inviato all’assemblea, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivendicato che la legge di Bilancio 2026 “per la prima volta dopo molti anni non prevede nuovi tagli agli enti locali” e che “incrementa il fondo per i minori affidati da 100 a 250 milioni di euro”.
Critica la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha accusato la premier di “prendere in giro i sindaci”, ricordando che “le sue manovre precedenti hanno già sottratto 10 miliardi e 700 milioni agli enti locali, tra parte corrente e investimenti”.
Nel suo intervento, il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha ringraziato Meloni per il riconoscimento del ruolo dell’associazione come “cerniera istituzionale” tra Governo e Comuni, pur definendo la manovra “conservativa”. Manfredi ha chiesto una “spinta significativa” su welfare, sicurezza e casa, sottolineando la necessità di sostenere i servizi ai cittadini, in particolare quelli per i minori e per l’assistenza scolastica agli studenti con disabilità.
Sul tema abitativo, il sindaco ha ribadito: “Dobbiamo garantire a tutti l’accesso a un’abitazione dignitosa e a canoni sostenibili. Lo Stato deve perseguire questo fine”.
Un messaggio raccolto anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente all’assemblea, che ha definito le politiche abitative “basilari per incoraggiare le nuove famiglie, favorire i giovani e includere i lavoratori”. Il Capo dello Stato ha poi richiamato l’importanza di valorizzare le competenze acquisite dai Comuni con il Pnrr: “Sarebbe un dannoso impoverimento non utilizzare al meglio queste risorse. L’Europa dei Comuni non è uno slogan, ma una realtà che chiede un serio programma di lavoro”.







