Ventidue anni dopo la strage di Nassiriya, in cui persero la vita 19 italiani impegnati in missione di pace, l’Italia ricorda i caduti militari e civili nelle missioni internazionali. Nel suo messaggio per la Giornata del Ricordo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito l’impegno del Paese nelle operazioni per la stabilità e la pace nel mondo.
“L’Italia, fedele alla propria tradizione di dialogo e cooperazione, continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali, mettendo a disposizione personale militare e civile nelle aree di crisi”, ha scritto il Capo dello Stato, sottolineando come questo impegno “rifletta i valori sanciti dalla Costituzione e il profondo senso di umanità che anima la nostra comunità nazionale”.
Mattarella ha ricordato il sacrificio di chi ha perso la vita “dalle vittime in Congo nel 1961 a Nassiriya e sino ai conflitti più recenti”, ribadendo che “il loro contributo alla solidarietà internazionale resta un esempio di dedizione e coraggio”.
L’attentato del 12 novembre 2003
Alle 10:45 del 12 novembre 2003, quattro kamikaze a bordo di due veicoli carichi con oltre 150 chili di esplosivo si lanciarono contro la base italiana “Maestrale” a Nassiriya, in Iraq. L’esplosione uccise 19 italiani — 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili — e 9 cittadini iracheni. Tra i sopravvissuti, la marescialla Marilena Iacobini, oggi comandante della Stazione dei Carabinieri di Pitigliano (Grosseto).
Le istituzioni rendono omaggio ai caduti
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato su X che “la strage di Nassiriya ha segnato profondamente la coscienza nazionale, ricordando il valore di chi ha difeso la pace e la democrazia con coraggio e dedizione”.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto: “Donne e uomini impegnati a garantire la pace e la nostra sicurezza. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato. Onore ai caduti italiani”.
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso “commosso ricordo per le vittime cadute per la libertà dei popoli”, partecipando alla Messa in suffragio dei caduti militari e civili nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio.
Anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci ha reso omaggio ai caduti: “A ventidue anni da quella tragica giornata, il loro sacrificio ci richiama ai valori di coraggio, dedizione e amore per la Patria. Rendo omaggio a tutti coloro che, nelle missioni all’estero, servono l’Italia per difendere la pace e la sicurezza del mondo”.







