Paschal Donohoe ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di ministro delle Finanze dell’Irlanda e da presidente dell’Eurogruppo per assumere un nuovo incarico alla Banca Mondiale. Donohoe ha comunicato la sua decisione al Consiglio dei ministri irlandese, confermando che gli è stato offerto il ruolo di amministratore delegato, la seconda carica più alta dell’istituzione internazionale, con sede a Washington.
L’ex ministro delle Finanze ha espresso grande soddisfazione per il periodo trascorso alla guida dell’Eurogruppo, evidenziando le sfide affrontate insieme ai colleghi durante il suo mandato, come la gestione della pandemia di Covid-19, le difficoltà economiche legate all’inflazione causata dalla guerra in Ucraina e il coordinamento delle politiche fiscali in Europa. “È stato un onore immenso ricoprire la carica di presidente dell’Eurogruppo”, ha dichiarato Donohoe, sottolineando i progressi compiuti durante il suo mandato, inclusi gli sviluppi relativi all’euro digitale, l’unione bancaria e l’allargamento dell’Eurozona a nuovi Stati membri come la Croazia e la Bulgaria.
Ora, in vista della sua nuova posizione alla Banca Mondiale, Donohoe ha espresso la sua motivazione nell’assumere il nuovo incarico: “Affrontare le sfide globali e soddisfare le esigenze dei più vulnerabili è fondamentale in questo momento. La missione della Banca Mondiale di porre fine alla povertà estrema e promuovere la prosperità condivisa è una causa che mi sta particolarmente a cuore”.
Donohoe ha concluso il suo messaggio dicendo che sarà impegnato con la Banca Mondiale nel sostenere lo sviluppo di politiche economiche per migliorare la resilienza e promuovere la crescita a livello globale, in un periodo di rapidi cambiamenti. “Sono grato per l’opportunità di aver servito l’Eurogruppo e sono entusiasta di portare questa esperienza a un livello diverso, lavorando per una causa che continuerà a servire il bene pubblico a livello mondiale”, ha affermato.
L’Irlanda ora dovrà nominare un nuovo ministro delle Finanze, e l’Eurogruppo dovrà designare un successore per Donohoe, che lascerà un vuoto significativo nel panorama politico ed economico europeo.
