Nathan, il padre inglese dei tre bambini allontanati dal Tribunale dei Minori dell’Aquila e trasferiti in una struttura protetta, ha lasciato il casolare di Palmoli. L’uomo ora è ospite di amici della comunità dei neorurali, in un centro vicino al borgo, per evitare contatti con giornalisti e curiosi dopo l’annuncio del “silenzio stampa” deciso per tutelare i minori.
Nel frattempo, l’avvocato della famiglia anglo-australiana, Giovanni Angelucci, sta lavorando intensamente al ricorso che dovrà essere depositato entro il 29 novembre in Corte d’Appello. Il legale si sarebbe avvalso della collaborazione di un tecnico di fiducia e avrebbe incontrato il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Palmoli per discutere un progetto di adeguamento dell’abitazione.
Tra le ipotesi al vaglio, la realizzazione di un bagno collegato al casolare e altri interventi strutturali. L’abitazione, al momento, è composta da un unico ambiente e non dispone di servizi igienici, uno degli elementi contestati nell’ordinanza di allontanamento. Non si esclude che una bozza del progetto possa essere allegata al ricorso, insieme a nuove testimonianze a favore della famiglia e alla valutazione di una possibile richiesta di perizia psicologica sui minori.
La contestazione relativa all’istruzione dei bambini, invece, sembra venir meno dopo l’intervento del Ministero dell’Istruzione, che ha confermato il rispetto dell’obbligo scolastico.
Proseguono intanto anche gli approfondimenti del Ministero della Giustizia: al termine degli accertamenti sarà il Guardasigilli Carlo Nordio a decidere se archiviare, sanzionare, aprire un’inchiesta o inviare gli ispettori.
Intorno al caso cresce anche l’interesse politico. Per il prossimo fine settimana è atteso il possibile arrivo del leader della Lega, Matteo Salvini, durante la raccolta firme organizzata dal partito in Abruzzo a sostegno della famiglia, con iniziative nelle principali città della regione.







