Nelle 69 pagine di motivazioni della sentenza di non luogo a procedere, il gup di Verbania Gianni Macchione esclude che la società Leitner o suoi responsabili abbiano impartito direttive o pressioni per ridurre interventi di manutenzione o limitare le fermate dell’impianto della funivia del Mottarone, teatro dell’incidente del 23 maggio 2021 in cui persero la vita 14 persone.
Secondo il giudice, non emergono elementi che indichino responsabilità dirette del vicepresidente Martin Leitner e del responsabile del customer service Peter Rabanser, nei confronti dei quali è stato dunque deciso il non luogo a procedere.
Il gup definisce “legittimo” il sospetto che Enrico Perocchio, direttore d’esercizio e dipendente Leitner, potesse agire nell’interesse dell’azienda e abbia esercitato pressioni sul caposervizio Gabriele Tadini per rinviare gli interventi di manutenzione necessari. Tuttavia, si legge nella sentenza, tale sospetto “è ben lontano dal costituire una prova”, in assenza di qualsiasi fonte che confermi indicazioni o pressioni provenienti dai vertici della società di Vipiteno.







