Taglio dell’Irpef per il ceto medio, risorse aggiuntive per la sanità, bonus per famiglie e scuola, ma anche nuove imposte che potrebbero avere effetti sui consumatori. La manovra economica per il 2026 interviene su salari, pensioni, casa, imprese e fisco. Ecco nel dettaglio tutte le principali misure.
Salari
Scatta il taglio dell’Irpef per il ceto medio: la seconda aliquota scende dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro.
Introdotta una tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali per redditi fino a 33mila euro, valida per i contratti rinnovati tra il 2024 e il 2026.
Sui premi di risultato e sulla partecipazione agli utili d’impresa, fino a 5mila euro, l’imposta sostitutiva scende all’1%.
Pensioni
L’aumento dell’età pensionabile di tre mesi sarà graduale: un mese in più nel 2027 e due nel 2028.
Le pensioni minime aumentano di 20 euro al mese. Viene però eliminata la possibilità di anticipare la pensione di vecchiaia cumulando la rendita della previdenza complementare.
Si riducono le risorse per l’anticipo pensionistico dei lavoratori precoci e usuranti e non viene prorogata Opzione Donna.
Da luglio, per i giovani neoassunti, scatta l’adesione automatica alla previdenza complementare, con 60 giorni per eventuale rinuncia. Si amplia inoltre la platea delle aziende obbligate a conferire il Tfr al fondo Inps.
Sanità
Previsti oltre 7 miliardi di euro in tre anni per rifinanziare il Servizio sanitario nazionale.
Aumentano le risorse per le indennità di medici, infermieri e professioni sanitarie e vengono stanziati fino a 450 milioni annui per assunzioni a tempo indeterminato.
Dal 2026 il tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti sale dello 0,3%, mentre viene ridotto il Fondo per i farmaci innovativi.
Casa
Confermato per il 2026 il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa e al 36% per le altre. Prorogati Sismabonus e bonus mobili, con detrazione del 50% fino a 5mila euro.
La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% per il secondo e dal terzo scatta l’attività d’impresa.
Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi. Arrivano nuove risorse per il Piano casa e un contributo per il sostegno abitativo a favore di genitori separati o divorziati.
Sale il tetto di esclusione dell’abitazione dall’Isee: 91.500 euro, che diventano 200mila nelle città metropolitane.
Tasse
Aumenta di due punti l’Irap per banche e assicurazioni. Per le compagnie assicurative sale al 12,5% l’aliquota sulla polizza Rc auto per gli infortuni del conducente. Misure che potrebbero avere ricadute sui consumatori.
Introdotta una tassa di 2 euro sui piccoli pacchi extra Ue fino a 150 euro di valore. Raddoppia la Tobin tax sulle transazioni finanziarie.
Dal 2028 per le imprese scatterà la ritenuta d’acconto. Aumentano le accise su sigarette e gasolio, mentre vengono rinviate sugar tax e plastic tax.
La soglia esentasse dei buoni pasto sale da 8 a 10 euro.
Figli e scuola
Arriva il bonus libri per le scuole superiori, con contributo comunale per le famiglie con Isee fino a 30mila euro.
Per chi sceglie la scuola paritaria è previsto un bonus fino a 1.500 euro per studente, sempre con Isee fino a 30mila euro. Le scuole paritarie potranno essere esentate dall’Imu.
Istituito un Fondo da 60 milioni per attività socio-educative a favore dei minori.
Per i neo-diplomati debutta la Carta Valore Cultura per l’acquisto di prodotti e materiali culturali. Rifinanziato con 3 milioni per il 2026 anche il Fondo per l’Erasmus italiano.
Cartelle esattoriali
I debiti maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 potranno essere estinti con la nuova Rottamazione quinquies, che prevede una rateizzazione fino a 9 anni con 54 rate bimestrali.
Professionisti
Per i pagamenti superiori a 5mila euro, la Pubblica amministrazione verificherà eventuali debiti fiscali del professionista: le pendenze saranno saldate prima del pagamento dell’importo residuo.
Cinema, editoria e tv
Ridotta la stretta sui fondi per il cinema: il taglio scende da 150 a 90 milioni nel 2026.
Stanziati 60 milioni per il fondo editoria. Nessun taglio alle tv locali, mentre nel 2026 si riduce di 10 milioni il finanziamento alla Rai derivante dal canone degli esercenti.
Incentivi alle imprese
Dal 2026 arriva l’iperammortamento, una maxi-deduzione fiscale per investimenti in beni strumentali “made in Ue” effettuati fino al 30 settembre 2028.
Saltano le aliquote agevolate per gli investimenti green. Rifinanziati il credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi), la Zes (532,64 milioni) e la Nuova Sabatini.
Oro
La manovra chiarisce infine che le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia “appartengono al popolo italiano”.
