La vicenda di Elena Maraga, l’ex maestra di un asilo parrocchiale di Treviso licenziata a causa del suo profilo su OnlyFans, ha scatenato un intenso dibattito pubblico e mediatico, portando persino a un aggiornamento del Codice di comportamento per i dipendenti pubblici del Ministero dell’Istruzione.
La storia: dallo scoperto al licenziamento
Tutto ebbe inizio quando un genitore, abbonatosi al suo profilo a pagamento, diffuse illegalmente sue foto in una chat privata. La scuola, venuta in possesso degli screenshot, la convocò ritenendo la cosa “molto grave”, nonostante il supporto di alcuni genitori che raccolsero firme in sua difesa. Maraga, intervistata da “Le Iene”, ha definito l’accaduto un “calvario mediatico”, respingendo le accuse di prostituzione e difendendo la natura virtuale e consensuale del suo lavoro: “Qui si tratta di qualcosa di virtuale, che decido io”.
Le conseguenze: il nuovo codice per gli insegnanti
Il caso ha avuto un impatto normativo significativo. Il Ministero ha aggiornato il suo codice, specificando che i dipendenti pubblici, inclusi gli insegnanti, devono “evitare dichiarazioni, immagini o commenti che possano danneggiare il prestigio o l’immagine dell’amministrazione”.
I guadagni: il successo su OnlyFans
Nonostante il licenziamento, l’attività di Elena Maraga su OnlyFans ha avuto un picco di notorietà e redditività. In un’intervista a “Mattino Cinque News” ha rivelato di aver guadagnato circa 40.000 euro in un solo mese grazie alla visibilità mediatica del caso. Sottolinea, però, che non è un “gioco” e invita alla consapevolezza delle possibili conseguenze.






