LONDRA – Angela Rayner, vicepremier britannica e ministra dell’Abitazione, ha annunciato le dimissioni in seguito a un’inchiesta fiscale che ha rivelato irregolarità nel pagamento delle tasse legate all’acquisto di una seconda casa. La decisione, ufficializzata il 5 settembre, rappresenta un duro colpo per il governo guidato da Keir Starmer, già sotto pressione per il calo nei consensi e le tensioni interne al Partito Laburista.
Il caso: una seconda casa e 40mila sterline non versate
L’inchiesta, avviata in seguito a rivelazioni del Daily Telegraph, riguarda l’acquisto da parte di Rayner di un appartamento da circa 800.000 sterline a Hove, sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Secondo il rapporto firmato da Sir Laurie Magnus, consigliere indipendente per gli standard ministeriali, la vicepremier avrebbe pagato una somma inferiore a quanto dovuto in materia di stamp duty, l’imposta di registro sugli immobili. L’ammanco stimato si aggirerebbe attorno alle 40.000 sterline.
Il rapporto, trasmesso direttamente a Starmer, ha evidenziato una violazione del codice di condotta ministeriale, rendendo inevitabile l’uscita di scena di Rayner. La notizia è stata confermata da più fonti della stampa britannica.
La difesa: “Errore in buona fede”, ma gli avvocati smentiscono
Rayner ha ammesso pubblicamente di aver commesso “un errore”, sostenendo di aver agito in buona fede sulla base di consulenze ricevute. Tuttavia, gli avvocati che l’hanno assistita nella transazione hanno smentito qualsiasi responsabilità, dichiarando di essere stati usati come “capri espiatori”. La contraddizione ha rafforzato le critiche dell’opposizione conservatrice, che da giorni chiedeva le dimissioni.
Nel frattempo, anche l’HMRC, l’agenzia fiscale del Regno Unito, ha avviato un’indagine parallela e starebbe valutando l’eventuale applicazione di sanzioni fino a 12.000 sterline.
Starmer perde una figura chiave
A Westminster, la notizia ha scatenato un’ondata di reazioni. Rayner era considerata una figura centrale all’interno del Labour: popolare sia tra i moderati che tra la sinistra del partito, rappresentava un importante punto di equilibrio. Il suo addio rischia ora di destabilizzare ulteriormente la leadership di Starmer, che inizialmente aveva difeso la sua vice in Parlamento, salvo poi doverne accettare le dimissioni.
“Una decisione difficile ma necessaria”, avrebbe detto Starmer secondo quanto riportato dai media britannici.
Anche nella circoscrizione elettorale di Ashton-under-Lyne, rappresentata da Rayner, si sono registrate tensioni: alcuni cittadini hanno chiesto apertamente la sua uscita, arrivando a imbrattare con scritte di protesta i muri della sua abitazione.
Verso un rimpasto: Starmer sotto pressione
Con la conferenza annuale del Partito Laburista alle porte, il premier dovrà agire rapidamente per contenere i danni. Secondo indiscrezioni, un rimpasto di governo sarebbe imminente. Tra i nomi più citati per sostituire Rayner figurano Wes Streeting, attuale ministro della Sanità, e Yvette Cooper, ministra dell’Interno.
La sfida per Starmer sarà duplice: trovare un nuovo equilibrio nel governo e ricostruire la fiducia dell’opinione pubblica, scossa dallo scandalo in un momento già segnato da incertezze economiche e tensioni interne al partito.






