Fischi e polemiche alla festa del Fatto Quotidiano dove la segretaria del Pd Elly Schlein è stata contestata dal pubblico per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. Quando ha affermato che “è stato Putin a muovere l’invasione”, dalla platea sono partiti i fischi e i “buu”. Le tensioni sono emerse anche sulla questione di Gaza, dove Schlein ha evitato di usare il termine “genocidio”, suscitando ulteriori proteste. A calmare gli animi è intervenuto direttamente il direttore Marco Travaglio, salito sul palco per chiedere “rispetto”.
La serata ha messo in luce le divisioni nella sinistra sulla politica estera, con il M5S storicamente più critico verso l’invio di armi all’Ucraina e il Pd più allineato alle posizioni atlantiche. Tuttavia, Schlein ha cercato di tenere alta l’unità contro il governo: “La nostra gente non vuole vedere divisioni, ma un fronte che manda a casa Meloni”.
Intanto, a Reggio Emilia, il leader M5S Giuseppe Conte – ospite alla festa de l’Unità – ha lanciato insieme a Dario Franceschini un appello all’unità del centrosinistra. “Serve un’iniziativa seria per arrivare puntuali all’alternativa di governo”, ha detto Conte. Franceschini ha aggiunto: “Non serve un candidato di centro, ma una personalità forte e alternativa alla destra”.
Schlein ha anche difeso l’intesa con il M5S in Campania, definendo la candidatura di Roberto Fico come “la più grande promessa di rinnovamento”. Non ha negato il suo ruolo nella corsa di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd, vista da molti come una mossa per facilitare l’accordo.
Domani si invertiranno i palchi: Conte salirà sul palco del Fatto, mentre Schlein chiuderà la festa dell’Unità a Reggio Emilia. Il centrosinistra prova a cucire le divisioni, ma la strada per il 2027 resta in salita.







